Dr.ssa Sandra Garda Martin, Dr. Steffen Decker
La Dr.ssa Sandra Garda Martin e il Dr. Steffen Decker condividono un caso interdisciplinare usando apparecchi ortodontici linguali Incognito e restauri in composito diretti con Filtek Supreme XTE di 3M Oral Care
Questo paziente si è presentato nel nostro studio alla ricerca di un miglioramento estetico – desiderava un “aspetto naturale” con denti più bianchi. Era consapevole dell’usura localizzata sui denti anteriori mascellari, nonché dell’usura, anche se minore, dei denti anteriori mandibolari. Gli sono state presentate diverse soluzioni di trattamento, che includevano faccette in ceramica o aggiunte di resina composita, con o senza l’inclusione del trattamento ortodontico. Egli ha scelto la seconda soluzione, ed è stato informato del fatto che il trattamento avrebbe potuto avere dei limiti sulla lunga distanza. Il suo piano di trattamento comportava ortodonzia per allineare e intrudere i denti inferiori, riposizionare i denti anteriori moderatamente affollati, migliorare la forma dell’arcata mascellare, allineare i livelli gengivali e creare spazio per l’applicazione di materiale da restauro sui denti anteriori mascellari e mandibolari.
Esame
Anche se il paziente voleva correggere innanzi tutto i denti inferiori a causa del loro aspetto, gli è stato spiegato che l’usura dei denti anteriori era il risultato della posizione dei denti superiori. Perciò, fino a quando questa non veniva corretta, i denti inferiori non potevano essere restaurati. È stato raccomandato al paziente di farsi trattare entrambe le arcate per ottenere un sorriso più ampio e per avere spazio sufficiente per restaurare tutti i denti anteriori.
Piano di trattamento
Per questo caso è stato impiegato un concetto DSD (disegno digitale del sorriso), utilizzando il centro di produzione di immagini 3D di Madrid. Per prima cosa sono state determinate la linea mediana e la posizione del bordo incisale, seguite dal piano incisale. Sebbene il paziente fosse assai entusiasta dei risultati, aveva un tetto di spesa e perciò abbiamo dovuto presentare diversi piani di trattamento restaurativo, vale a dire:
Opzione 1:
apparecchi ortodontici totali superiori e inferiori Incognito. Questo avrebbe consentito il livellamento dei margini gengivali e la creazione di spazio per incrementare la larghezza degli incisivi laterali superiori durante il restauro. Abbiamo poi pianificato di effettuare lo sbiancamento e di restaurare da UR5 a UL5 e da LR3 a LL3 con composito. Tutto il lavoro di restauro sarebbe stato trasferito dalla ceratura iniziale del DSD preparato.
Opzione 2:
ancora una volta apparecchi ortodontici totali superiori e inferiori Incognito, insieme a sbiancamento. Come alternativa all’opzione 1, abbiamo offerto il restauro dei denti da UR5 a UL5 e da LR3 a UL5 con faccette in ceramica.
Abbiamo discusso tutti i vantaggi e gli svantaggi dell’uso delle faccette in composito rispetto alle faccette in ceramica.
Come sappiamo, le faccette in composito richiedono una preparazione minore del dente, e il trattamento può essere completato in una sola visita. Il materiale usato (resina) è più sottile dei materiali per faccette in ceramica; tuttavia, dato che le faccette in composito richiedono una minore rimozione della superficie dentaria prima di essere applicate, esse possono apparire più sporgenti delle faccette in ceramica.
Vantaggi delle faccette in composito
- Il trattamento può essere completato in una sola visita
- Richiedono una rimozione minore di struttura dentaria
- Sono più economiche delle faccette in ceramica
- Possono essere rimosse e sostituite al bisogno.
Svantaggi delle faccette in composito
- Non durano così a lungo come le faccette in ceramica
- Richiedono una maggiore manutenzione
- Sono soggette a scheggiatura
- Si possono macchiare (non sono adatte per forti bevitori di caffè/ vino rosso)
Il paziente ha scelto l’opzione 1 in quanto allora aveva problemi economici.
Trattamento
Il paziente è venuto da noi per una scansione intraorale che è stata eseguita con il True Definition Scanner della 3M. L’obiettivo degli apparecchi ortodontici era quello di deruotare i primi premolari superiori destro e sinistro, portandoli nella posizione corretta. Dovevamo anche allineare tutti i denti e intrudere i denti superiori nonché inferiori per lasciare spazio sufficiente per restaurare tutti gli incisivi usurati. Anche i margini gengivali dovevano essere allineati. Tre settimane dopo l’appuntamento iniziale, gli apparecchi ortodontici Incognito sono stati cementati. È stato necessario l’isolamento con OptraGate (Ivoclar Vivadent), e tutte le superfici linguali dei denti da UR7 a UL7 e da LL7 a LR7 sono state mordenzate. È stato applicato cemento resinoso universale RelyX Unicem e fotopoiimerizzato per 30 secondi su ogni angolo del dente (per un totale di 12 secondi). Il paziente ha portato gli apparecchi Incognito per sei mesi. Ogni tre settimane il Dr. Decker esaminava i progressi fatti, controllando che i fili metallici e le relative legature fossero sostituiti e che la rotazione del premolare avvenisse come volevamo, utilizzando catenelle elastiche power chain. Ad un certo punto è stato posto un bottone vestibolare su UR4 e UR3 per supportare esternamente la derotazione del premolare. Il paziente ha portato elastici di Classe II per due mesi per migliorare l’occlusione prima di togliere gli apparecchi ortodontici. Nello stesso giorno in cui è stata completata la fase ortodontica del trattamento e sono stati rimossi gli apparecchi ortodontici, sono stati posti degli apparecchi di contenzione fissi sul lato linguale di LR3-LL3 e di UR2-UL2 ed è stata restaurata la dentatura usurata con cementazione adesiva diretta. Dopo la preparazione dei denti è stato posto nelle preparazioni un adesivo automordenzante (formula adesiva Scotchbond Universal di 3M Orai Care) con un microapplicatore, ed è stato agitato per 20 secondi. L’adesivo è stato delicatamente diluito ad aria e asciugato, mantenendo la siringa per l’aria alla distanza di 4-6 pollici (circa 10-15 cm) dalla superficie del dente in modo tale che l’adesivo non ristagnasse all’interno delle preparazioni delle cavità. L’adesivo è stato fotopolimerizzato per 10 secondi con una luce polimerizzante azzurra a LED. Una volta che l’adesivo era fotopolimerizzato, è stata posta nelle preparazioni incisali una resina composita ibrida, nano-riempita, resistente all’usura (formula restaurativa Filtek Supreme XTE di 3M Orai Care), impiegando le tonalità A2D, AIE e B1B. La resina composita è stata modellata tenendo l’estremità dello strumento di riempimento in plastica a livello dei margini vestibolare e linguale della superficie cavitaria, accertandosi che ci fosse una piccola eccedenza restante da rifinire. Ciò consentiva anche di applicare la resina composita cambiando minimamente, o addirittura non cambiando affatto, la dimensione verticale dell’occlusione. La resina composita è stata poi fotopolimerizzata per 10 secondi tenendo il terminale luminoso ad angolo retto rispetto a ogni dente. Durante questo appuntamento è stata effettuata anche la lucidatura iniziale, usando il sistema di lucidatura diamantata Sof-Lex di 3M Orai Care. Il paziente è stato poi congedato, programmando un altro appuntamento per due giorni dopo. I vantaggi della rifinitura durante un secondo appuntamento sono numerosi. Né il paziente né l’operatore sono stanchi e il paziente non è più anestetizzato. Il paziente avrà anche avuto tempo di sviluppare un’opinione più oggettiva sui restauri, cosa che ha minori probabilità di succedere al primo appuntamento. Dopo aver ascoltato il feedback del paziente, si possono apportare le modifiche finali di maggiore entità. Queste potrebbero includere la rifinitura dell’occlusione del paziente e il controllo dei contatti occlusali in escursione o una forma di ritocco in base alle opinioni del paziente e del clinico.
Conclusioni
La resina composita può fornire una soluzione estetica e funzionale per il trattamento di denti usurati. Tuttavia, in un paziente con bruxismo, la frattura e l’usura possono presentarsi come problemi e per questo tipo di paziente si dovrebbe raccomandare un bite notturno per mantenere i risultati ottenuti tramite il lavoro ortodontico e restaurativo.












